Carissimo Sergio, buon giorno, oggi ha letto la reprimenda dello chef VISSANI contro la vice ministra Castelli colpevole a suo dire, vorrei ricordare al Sig. Vissani che i ristoranti non sono IL PROBLEMA dell'Italia sono UNO dei problemi, merita certamente attenzione, senza dimenticare che per 30 anni i chierici italiani ci hanno raccontato che è il mercato a decidere se una attività deve continuare o chiudere. Francesco Milano, 19 luglio 2020
A pagina 12 del quotidiano milanese Il Corriere della Sera il Sig. VISSANI Gianfranco, noto chef mondiale risponde piccato alla vice ministra Laura Castelli perché la stessa invita gli esercenti che non ce la fanno a riaprire il proprio esercizio commerciale a trovare un’altra attività. Il Sig. VISSANI, forse, si dimentica che da trent’anni a questa parte ogni giorno sia dalla TV che dai quotidiani abbiamo sentito e letto che le persone devono smetterla di pensare c e il loro lavoro sarà sempre lo stesso fino a che andranno in pensione, devono accettare il fatto che cambieranno lavoro tre o quattro volte durante la loro vita. I media hanno fatto il lavaggio del cervello, e dato che la Sig.ra Castelli ha solo 33 anni, non ha fatto altro che ripetere quello che ha sentito da quando è nata sicura che sia ormai acquisito che quando una attività commerciale non ha più il favore del mercato chi non ce la fa deve cambiare lavoro. E’ il mercato che decide quali sono le attività che devono chiudere e quelle che devono aprire. Quando ero piccolo ricordo di una signora che, in un piccolo bugigattolo di pochi metri quadrati, rammendava che calze di seta delle donne, e con questo lavoro manteneva la famiglia, non ricordo cosa faceva il marito. Detta signora con il tempo ha chiuso volente o nolente, ormai le calze o non si smagliano, o se smagliate si cambiano. Sig. VISSANI io Le auguro che continui nel Suo meraviglioso lavoro che tanto lustro ha dato all’Italia, però se non ci sono le condizioni per tutti i ristoratori è gioco forza che alcuni dovranno chiudere. Sig. VISSANI gli esercenti possono proporre i loro prodotti ma non possono obbligare le persone a comprarli. Oggi come oggi c’è qualcosa di cambiato in modo irreversibile, le persone devono capire come sarà il futuro, e indirizzare le loro spese di conseguenza. Lei può stare tranquillo perché la Sua arte è inimitabile. Tempo fa Lei ha proposto in TV le “frittelle di fiori di zucca”, sono andato indietro nel tempo, dai nonni in campagna, il focolare, la farina e l’acqua. Grazie Sig. VIZZANI
Fin dai tempi più remoti, non passa giorno senza che un uomo o una donna si scambiano quella fatale promessa d'amore destinata a cambiare per sempre le loro vite " Ti AMO " ..una promessa che potrà anche essere tradita, disattesa, dimenticata.. ma che non potrà non lasciare nell'animo di Lui o di Lei o di tutte due ..un ricordo indelebile, fatto di nostalgia, rimpianto, magari odio ("odio e amo" diceva Catullo e anche Rio e Gio'.. Repo e .. Già). Poche cose come l'amore hanno segnato la storia del mondo : sfrenato nell'antichità classica, vissuto come colpa sessuale nel primo Cristianesimo, esibito con la più sfrontata e raffinata lussuria nel Rinascimento, nascosto con un velo d'ipocrita perbenismo in età vittoriana, consumato con frenesia e autodistruzione negli anni folli della "belle époque e del primo dopoguerra, nascosto dalla censura fino alla rivoluzione degli anni Settanta, in cui, oltre a tante altre cose, cambiò anche il modo di vivere l'amore. Enzo Biagi ha percorso il mondo sulle tracce di questo sentimento che vinceva travolge ogni cosa. È stato in Italia , dove convivono pudori ancestrali e il chiacchiericcio ...( Omissis) in Francia, in Germania, in Inghilterra e in tutti i paesi d'Europa e del Mondo ..nuovo e ..vecchio (omissis).. spunto preso dalla prefazione del libro.. sull'amore di E. B. .. Biagi e Merzario acr-onlusdifatto@libero.it e Sergio Dario merzarios@gmail.com
Carissimo Sergio, buon giorno, oggi ha letto la reprimenda dello chef VISSANI contro la vice ministra Castelli colpevole a suo dire, vorrei ricordare al Sig. Vissani che i ristoranti non sono IL PROBLEMA dell'Italia sono UNO dei problemi, merita certamente attenzione, senza dimenticare che per 30 anni i chierici italiani ci hanno raccontato che è il mercato a decidere se una attività deve continuare o chiudere. Francesco Milano, 19 luglio 2020
RispondiEliminaA pagina 12 del quotidiano milanese
Il Corriere della Sera il Sig. VISSANI
Gianfranco, noto chef mondiale risponde
piccato alla vice ministra Laura Castelli
perché la stessa invita gli esercenti che
non ce la fanno a riaprire il proprio
esercizio commerciale a trovare un’altra
attività.
Il Sig. VISSANI, forse, si dimentica che
da trent’anni a questa parte ogni giorno
sia dalla TV che dai quotidiani abbiamo
sentito e letto che le persone devono
smetterla di pensare c e il loro lavoro
sarà sempre lo stesso fino a che andranno
in pensione, devono accettare il fatto
che cambieranno lavoro tre o quattro
volte durante la loro vita.
I media hanno fatto il lavaggio del
cervello, e dato che la Sig.ra Castelli
ha solo 33 anni, non ha fatto altro che
ripetere quello che ha sentito da quando
è nata sicura che sia ormai acquisito
che quando una attività commerciale
non ha più il favore del mercato chi
non ce la fa deve cambiare lavoro.
E’ il mercato che decide quali sono
le attività che devono chiudere e quelle
che devono aprire. Quando ero piccolo
ricordo di una signora che, in un piccolo
bugigattolo di pochi metri quadrati,
rammendava che calze di seta delle donne,
e con questo lavoro manteneva la
famiglia, non ricordo cosa faceva il
marito. Detta signora con il tempo ha
chiuso volente o nolente, ormai le calze
o non si smagliano, o se smagliate si
cambiano.
Sig. VISSANI io Le auguro che continui
nel Suo meraviglioso lavoro che tanto
lustro ha dato all’Italia, però se non ci
sono le condizioni per tutti i ristoratori
è gioco forza che alcuni dovranno chiudere.
Sig. VISSANI gli esercenti possono
proporre i loro prodotti ma non possono
obbligare le persone a comprarli.
Oggi come oggi c’è qualcosa di cambiato
in modo irreversibile, le persone devono
capire come sarà il futuro, e indirizzare
le loro spese di conseguenza. Lei può
stare tranquillo perché la Sua arte è
inimitabile. Tempo fa Lei ha proposto
in TV le “frittelle di fiori di zucca”, sono
andato indietro nel tempo, dai nonni in
campagna, il focolare, la farina e l’acqua.
Grazie Sig. VIZZANI
Sanremo, 19/7/2020
RispondiElimina"Basta una piccolissima
dose di speranza
per provocare
la nascita dell'amore."
Stendhal e.. da Rio.. Giò con Già www.acraccademia.it
Come si dice Amore
RispondiEliminaUn libro stupendo di Enzo Biagi
Fin dai tempi più remoti, non passa giorno senza che un uomo o una donna si scambiano quella fatale promessa d'amore destinata a cambiare per sempre le loro vite " Ti AMO " ..una promessa che potrà anche essere tradita, disattesa, dimenticata.. ma che non potrà non lasciare nell'animo di Lui o di Lei o di tutte due ..un ricordo indelebile, fatto di nostalgia, rimpianto, magari odio ("odio e amo" diceva Catullo e anche Rio e Gio'.. Repo e .. Già). Poche cose come l'amore hanno segnato la storia del mondo : sfrenato nell'antichità classica, vissuto come colpa sessuale nel primo Cristianesimo, esibito con la più sfrontata e raffinata lussuria nel Rinascimento, nascosto con un velo d'ipocrita perbenismo in età vittoriana, consumato con frenesia e autodistruzione negli anni folli della "belle époque e del primo dopoguerra, nascosto dalla censura fino alla rivoluzione degli anni Settanta, in cui, oltre a tante altre cose, cambiò anche il modo di vivere l'amore. Enzo Biagi ha percorso il mondo sulle tracce di questo sentimento che vinceva travolge ogni cosa. È stato in Italia , dove convivono pudori ancestrali e il chiacchiericcio ...( Omissis) in Francia, in Germania, in Inghilterra e in tutti i paesi d'Europa e del Mondo ..nuovo e ..vecchio (omissis).. spunto preso dalla prefazione del libro.. sull'amore di E. B. ..
Biagi e Merzario acr-onlusdifatto@libero.it e Sergio Dario merzarios@gmail.com
Vince e.. non vinceva errata corrige..
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